L’ansia e il peso della responsabilità, la sfida e il timore di non farcela, la pressione di giocare in casa e la convinzione dell’avversario. Puff. Pensieri sfumati d’un colpo a pochi minuti dal match che vale una carriera, che vale l’Europa: Gimmi D’Aquino, sul ring “il Turco”, si sta cingendo le mani con la benda quando, finalmente, entra in clima gara. Siamo al Palamattioli, ultimo incontro dell’evento domenicale Florence Fight: dai match senza contatto della mattina fino allo scontro che decide il campione europeo Wako Pro 56,4kg. Una giornata intensa.
Ci siamo. Sono passate da pochi minuti le 20:00 del 10 Ottobre, cifre tonde per una giornata dai connotati storici. L’impresa è possibile, lo sanno i tifosi di Gimmi al seguito, il coach Gianpietro Marceddu e l’amico Cecco Valtancoli. Sul ring via le ansie, c’è da combattere: l’avversario è Marko Dordevic dalla Serbia, più alto di Gimmi e personalità alle stelle.
Sapete cosa ha dichiarato venerdì scorso per la presentazione della sfida? “In questa stanza vedo un solo campione…e sono io!”. Con la risposta genuina di Gimmi: “Vedremo”.
Vedremo. E’ l’ora della verità, “verba volant ganci manent”…e fanno male: Gimmi c’è e da subito comanda il match, lavora bene di braccia e ascolta i consigli dei suoi coach. Quello decisivo? Attaccare con la gamba destra sulla sua sinistra, sfiancandolo.
E’ la strategia che funziona, Gimmi “gambizza” il serbo e l’arbitro a un minuto della terza ripresa (su 5 da 3 minuti) ferma tutto. Il Palazzetto già sa: Giacomo d’Aquino ha vinto. Dall’Antella al Palamattioli ci sono 14,7 km ma la distanza della strada percorsa da Gimmi non è misurabile in unità tangibili: va oltre, forse anche al concepibile, fino al tetto d’Europa dove adesso è piantata un’altra bandiera tricolore. Sportivamente si gode!
Gimmi è campione italiano europeo di Wako Pro 56,4 kg, riportando la cintura in quel di Firenze diversi anni dopo il successo del suo coach Gianpietro, del quale è erede designato.
Ora è tempo di esultare, dunque di concedersi il meritato riposo e pensare alla famiglia: “Di combattimenti ne riparleremo dal prossimo anno!”.
un ringraziamento speciale per l’articolo, Dai Colli Fiorentini . Federico Giuliani

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